Cristianesimo in Medio Oriente

Interno della cattedrale copta di San Marco ad Alessandria d'Egitto.

Il cristianesimo in Medio Oriente ha una storia che risale fino al I secolo, alle stesse origini di questa fede; ed è stata una delle principali religioni della regione dai tempi dell'impero romano d'Oriente nel IV secolo fino all'espansione islamica degli arabi nel corso del medio e tardo VII secolo. In Medio Oriente il Cristianesimo si caratterizza con le sue differenti credenze e tradizioni, rispetto ad altre parti del Vecchio mondo; i cristiani costituiscono a tutt'oggi il 5% della popolazione mediorientale, dal 20% che erano nei primi anni del XX secolo[1].

Il numero dei cristiani in Medio Oriente è in significativo calo a causa di fattori quali i bassi tassi di natalità, se confrontati con quelli musulmani, assieme a tassi sproporzionalmente alti di emigrazione sia religiosa sia etnica, a volte provocata dalla persecuzione religiosa. Inoltre i disordini politici dell'area sono stati e continuano ad essere uno dei fattori più importanti che spingono gli indigeni cristiani mediorientali delle varie etnie a spostarsi verso terre più sicure e alla ricerca di stabilità al di fuori dei loro paesi d'origine.

La recente diffusione dell'ideologia del salafismo e del jihādismo, estranea ai valori tolleranti delle comunità locali in Siria e in Egitto, ha anche svolto un ruolo nella pluridecennale ma incerta esistenza pacifica dei cristiani.[2]

In proporzione il Libano ha il più alto tasso di presenza cristiana nel suo territorio, dove la percentuale è compresa tra il 39 e il 40,5%, seguito dall'Egitto con il 10% di cristiani, soprattutto copti. Il più grande gruppo cristiano in Medio Oriente è quello costituito dai copti di lingua araba i quali ammontano a 6-11 milioni di persone[3], anche se fonti copte sostengono una cifra più vicina ai 12-16 milioni di aderenti[4][5]: i copti risiedono principalmente in terra egiziana, ma se ne trovano anche in Sudan e in Libia, con piccole comunità sparse in Israele, Cipro, Giordania, Libano e Tunisia.

Il secondo più grande gruppo cristiano è quello dei maroniti, cattolici anch'essi di lingua araba, che assommano ad 1,1-1,2 milioni in tutta la regione, ma concentrati principalmente all'interno del suolo libanese; alcuni esponenti della comunità maronita rifiutano un'identità etnica araba in favore di un patrimonio pre-arabo, cananeo o aramaico. In Israele, i maroniti possono essere classificati come etnicamente aramei, insieme ai siro-ortodossi.

Gli arabi cristiani, che per lo più discendono da tribù arabe cristianizzate, sono principalmente seguaci delle chiese ortodosse orientali (non calcedonesi) e se ne contano più di 1,5 milioni di unità; tra i cattolici, quelli di rito latino sono minoritari: la maggior parte dei cattolici sono, oltre che maroniti, anche melchiti, siriani e siro-malankaresi di rito antiocheno, siro-malabaresi e caldei (originari dell'Iraq) di rito caldeo, e armeni. I seguaci del protestantesimo sono circa 400.000.

  1. ^ David Willey, Rome 'crisis' talks on Middle East Christians, in BBC, 10 ottobre 2010. URL consultato il 1º novembre 2010.
  2. ^ Angelique Chrisafis, Patrick Kingsley e Peter Beaumont, Violent tide of Salafism threatens the Arab spring, in The Guardian, London, 9 febbraio 2013.
  3. ^ Coptic Orthodox Church, su bbc.co.uk, BBC. URL consultato il 27 febbraio 2011. "estimates [for the Coptic Orthodox Church] ranged from 6 to 11 million; 6% (official estimate) to 20% (Church estimate)"
  4. ^ ?, su unitedcopts.org, United Copts of Great Britain, 29 ottobre 2008. URL consultato il 27 agosto 2010. "In 2008, Pope Shenouda III and Bishop Morkos, bishop of Shubra, declared that the number of Copts in Egypt is more than 12 million." (Arabic)
  5. ^ ?, su alarabiya.net, العربية.نت الصفحة الرئيسية. URL consultato il 27 agosto 2010. "In 2008, father Morkos Aziz the prominent priest in Cairo declared that the number of Copts (inside Egypt) exceeds 16 million."

© MMXXIII Rich X Search. We shall prevail. All rights reserved. Rich X Search